Siamo una casa; una porta da aprire e un uscio da attraversare. Siamo storie, racconti, magia dell’immaginario, passi senza confini. Siamo i nostri umori: pagine che fanno sorridere e ridere a crepapelle e pagine che scavano e commuovono fino alle lacrime. E poi siamo i nostri amori: libri che accarezziamo, libri che custodiamo in attesa di trovare le mani che lo stessero cercando e libri che consigliamo sperando che sia un incontro per chi lo riceverà. Ecco siamo un incontro e la possibilità degli incontri che nella vita accadono!
Con il nostro nome vogliamo spargere, forte e chiara, la nostra Eco. Che arrivi lontano il nostro sentire!
Ed “eco”, come gli scaffali che ospitano i nostri avventori, i nostri amici, i nostri affezionati: legno modellato finemante da mani artigiane per una scelta sostenibile. Vogliamo essere e proviamo a essere ogni giorno:
Fantasia, la libertà di pensare e immaginare;
Arte, i talenti, i mille talenti da scoprire e in cui perdersi;
Tempo, quello buono e lento da assaporare…come una fumante tazza di cioccolata calda;
Animazione. il desiderio di dedicare l’anima a questo nostro mondo, questa nostra Casa: Eco di Fata.
Francesca
Chi sono? Piuttosto chi vorrei essere!
Non perché ambisca ad una posizione privilegiata (anche se una libreria per bambini non può che essere un dono), ma per non sentirmi chiusa, costretta, legata ad una sola idea di me stessa.
Io vorrei essere “uno, nessuno, centomila…” per non essere unica.
Vorrei continuare a sentire sulla pelle il vento del mattino, un nuovo giorno una nuova storia da raccontare.
Vorrei ascoltare il garrito dei pappagalli darmi il buongiorno e rimanerne ogni volta, sorpresa.
Vorrei ascoltare le voci dei bambini e farmi piccola piccola, quasi invisibile, accanto a loro.
Vorrei carezzare le sofferenze di ogni volto ed asciugarne le lacrime.
Ora sono cuore in una casa affollata e affamata di storie. La libreria è il mio tempio aperto a tutte e tutti, caldo, accogliente, profumato.
Il viaggio non è finito, è appena cominciato. A volte si fa tempesta, a volte mare piatto, a volte prosegue lentamente carezzando lievemente la superficie.
Nella mia libreria sono bocca che dà voce ai racconti; sono occhi che scrutano e trovano poesia in un abbraccio, in un disegno, in una parola sussurrata; sono orecchie in ascolto di un cuore in cammino, sempre. Fuori della libreria sono…. Sono questo e tanto altro ancora, fatto di famiglia, affetti, risate ed ira, gesti e parole.
Francesca
… Di me, intorno alla lettura.
Ho incontrato la lettura con il passar del tempo. Non sono stata una bambina lettrice e non sono stata una grande ascoltatrice nell’infanzia
I libri mi facevano venire mal di testa…
Poi l’incontro.
Quel libro che avevo ricevuto in dono e lasciato lì. Per mesi, anni. E poi invece è stato proprio quel libro, ritrovato nel tempo, che dentro di me ha smosso qualcosa. Da uno, a dieci incontri, poi 50, poi il conto lo perdo e decido che con i libri ci voglio lavorare.
Attratta dal dubbio, dall’inafferrabile e, grazie a una magnetica professoressa, dalla filosofia, ne scopro, tanta e profonda, nella letteratura per l’infanzia. E così decido che quello deve essere il mio destino. Un Destino che incrocio per caso dentro una vita che è ormai distante ma a cui sono grata.
Oggi Leggo. Come allora. Rigorosamente a bassa voce; come si diceva una volta, a mente. E scrivo. Come allora. Con cassetti e sogni grandi da custodire.
Il mio personale podio di libri, di quelli che hanno significato qualcosa?
“Il piccolo principe”, “Il cuore di Chisciotte”…. E il terzo libro?…. Un posto vuoto lo voglio lasciare per quel libro che ancora devo incontrare!
“Sono Angelica e l’innamorato Orlando,
fuggitiva d’amore e folle di struggimento.
Sono Chisciotte e il fedele Sancho
sognatore pazzo e custode di un senno fedele e fiero.
Sono Orfeo e la mortale Euridice,
musico disperato e musa di un eterno desiderio.
Sono un cappellaio matto che rincorre il tempo come l’amico bianconiglio,
Sono leone nelle notti di tempesta, spaventapasseri nel fuoco dell’ira e un uomo di latta col cuore di velo.
E poi sono volpe, rosa e un piccolo principe ad abitare un mondo che ancora è possibile scoprire
Sono una penna e un foglio su un’isola che non c’è…”